GIROCOLLI PER CAMICIE: ESISTE QUALCOSA CHE NON SIA PVC?

Tra le domande più gettonate dei nostri clienti, c'è proprio questa!
Si va spesso alla ricerca di materiali alternativi al PVC per i girocolli o reggicolli delle camicie, al fine di rendere il packaging più sostenibile: e se il PVC fosse già il più ecofriendly in circolazione?

No, non esiste PVC compostabile o biodegradabile.
Si, esiste l'alternativa in cartone, ma necessita di plastificazione al fine di essere abbastanza rigido da riuscire a sorreggere il colletto delle camicie, poiché esso per sua natura assorbe umidità. Per ovvie ragioni, se plastificato, il cartone perderebbe le sue caratteristiche “sostenibili” (fermo restando che si ritenga sostenibile lo sfruttamento di questa risorsa), e andrebbe successivamente smaltito nella raccolta indifferenziata (sempre sotto le indicazioni del proprio comune di appartenenza).

Altre tipologie di materiale plastico potrebbero essere utilizzate, ma la scelta del PVC è dettata dalle sue caratteristiche tecniche, per la sua conformità, lavorabilità e resistenza che garantisce una prestazione eccellente. Per questo motivo in commercio non sono presenti girocolli il PET (produzione troppo onerosa che impennerebbe i prezzi del prodotto), PS (materiale fragile soggetto a rotture per sbalzi di temperatura), o altri materiali plastici.

Ma torniamo alla domanda iniziale:

se il PVC fosse già il più ecofriendly in circolazione?

Il PVC che utilizziamo in PIR.SA.FA. è riconosciuto come sicuro e biologicamente inerte, innocuo a contatto con pesci e batteri. Non contiene ftalati ed è certificato per il Reach.
I fornitori su cui facciamo affidamento, garantiscono pellicole rigide che soddisfano i più recenti requisiti di imballaggio per i metalli pesanti della legislazione Toxic Packaging Clearing House (TPCH, ex CONEG) e la decisione della Commissione del 2011/534/UE.

Il PVC inoltre, ha una struttura polimerica, il che lo rende altamente riciclabile: la sua separazione dalle altre tipologie di plastica è agevolata dalla componente in cloro che viene rilevata nei processi automatizzati di selezione nella raccolta differenziata della plastica.

Esistono principalmente due modi per riciclare il PVC:

1. Riciclaggio meccanico: prevede che il PVC scartato venga triturato per essere poi rifuso, rimodellato con o senza materiale fresco per creare nuovi prodotti;
2. Riciclaggio chimico: prevede processi chimici al livello molecolare per sintetizzare il materiale e convertirlo in componenti riutilizzabili.

Noi in PIR.SA.FA., applichiamo il riciclo meccanico, dando gli sfridi derivanti dalla produzione ad aziende specializzate in estrusione, in modo che abbiano seconda vita!

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